Allo scopo di arginare i contagi del covid19, è ormai chiaro che tra gli obiettivi del Governo, attraverso il suo interlocutore, il Ministro per lo sport Vincenzo Spadafora, le palestre come tutti i complessi sportivi non agnostici, rimarranno ancora chiusi.
Dal tempo della loro chiusura ci sarebbe all’orizzonte un segnale seppur timido, di riaprire le strutture dedite al fitness a fine gennaio.
E’ ovvio segnala il Ministro, che tutto dipenderà dai dati che emergeranno dall’indice RT Nazionale e soprattutto dopo un confronto con tutte le Regioni.
Lo Sport in Italia, quello non agonistico secondo l’ultima indagine condotta dall’ISTAT, conta 16 milioni e 700mila persone di età superiore ai 3 anni che praticano uno o più sport con continuità o saltuariamente e per tutti gli appassionati del fitness, gennaio 2021, potrebbe essere la ripartenza.
Da non dimenticare i gestori dei centri fitness, che ad oggi in Italia e sempre secondo la stessa indagine, genera un fatturato di oltre tre miliardi di euro l’anno.
Gli aiuti messi a disposizione dal Governo italiano, come i 160 milioni di euro e messi a disposizione per più di 35mila ASD e SSD, sono serviti solo per fronteggiare alle spese di mantenimento degli impianti sportivi. Aiuti certamente necessari, secondo la voce dello stesso Ministro, ma purtroppo non potranno mai sostituire i numeri generati dal business del fitness&wellness nel periodo antecedente alla pandemia.
Tutti attendiamo con impazienza e solo nelle prossime ore sapremmo, quali e quante saranno le decisioni che il Governo italiano intenderà prendere in merito alla riapertura delle palestre e soprattutto quali saranno le direttive che dovrebbero ridare spazio seppur controllato agli atleti ed ossigeno ai gestori.
La presunta data è sul tavolo del CTS (Comitato tecnico scientifico), il quale si esprimerà nel merito sulla questione, ma già dal 9 di gennaio scorso, sembra tutto correre verso fine gennaio.